“A me piaceva sentire quel gelo sulla faccia e correre giù, veloce come il vento: quella della velocità è una sensazione che ho sempre amato. E quando arrivavo primo, perché ero stato il più veloce e il più spericolato, provavo una grande soddisfazione. Mi sentivo libero, potente, senza paura, senza vincoli: io e quel mezzo che ti fa quasi volare, come se avessi le ali. Non c’è nulla di così bello, quando si è soli con se stessi. Mettersi alla prova e vedere fin dove si arriva”.